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La crescente complessità del lavoro in banca, unitamente alla forte competitività del mercato, per non parlare della situazione di crisi economica-finanziaria, stanno facendo crescere nei direttori di filiale e nei responsabili degli uffici interni sempre di più il bisogno di trovare una migliore organizzazione del gruppo di lavoro. L’obiettivo a tendere è coordinarsi bene nel lavoro, riducendo inefficienze, evitando inutili duplicazioni di competenze o lunghi passaggi decisionali. In una parola, quello che si vuole è fare SQUADRA, lavorare in squadra perché si è capito che così facendo si possono affrontare le difficoltà, anche di questo momento storico così impegnativo. Certo è che la magia che crea squadra è nelle persone, nel desiderio che esse hanno di affrontare unitamente le sfide. Sentire le vibrazioni dei propri colleghi nel portare avanti gli obiettivi, nel risolvere problemi, nel perseguire i valori aziendali è una cosa bella e rara, e quando accade, si verifica qualcosa di magico. Il team crea la magia. Il team riesce a vedere ciò che ancora non esiste e che grazie al contributo e alle idee di tutti comincia a nascere.

 Quali sono i segreti per fare ed essere SQUADRA in banca?

Un gruppo di persone diventi una SQUADRA vincente quando i suoi componenti sperimentano un senso di condivisione e di aggregazione. Ossia, quando sono consapevoli delle reciproche diversità professionali e della necessità degli altri per raggiungere obiettivi che da soli non si è in grado di raggiungere.

 Ecco alcune delle prassi efficaci per favorire e aumentare il senso di squadra.

    • ·Condividere Vision e Obiettivi: le persone della squadra devono vedere in modo chiaro lo scenario futuro, uno scenario in cui essi identificano e trovano rispecchiati gli ideali, i valori e le aspirazioni della banca in cui lavorano. Chi crea la squadra deve trasmette la Vision facendo in modo che le persone vi si ritrovino nel loro agire quotidiano, nel loro modo di approcciarsi e di esprimersi nel lavoro. Spesso abbiamo visto che le aziende dicono di condividere la vision mentre basta fare una piccola intervista ai dipendenti per capire che ognuno ha in realtà una sua personale visione dell’azienda per cui lavora. La conseguenza di questa distonia, è una ricaduta negativa sull’agire. Come si comporterà, infatti, un dipendente staccato dalla Vision della banca quando arriverà il cliente lamentandosi dei tassi attivi d’interesse? Come farà a difendere il valore della sua banca se prevale l’individualistico senso di vergogna e vorrebbe non trovarsi lì in quel momento?
    • Stabilire delle regole: i meccanismi di funzionamento del gruppo di lavoro devono essere ben definiti e le regole negoziate ed accettate da tutti. L’indicazione è: regole chiare, condivise e rispettate. Quando queste mancano, le persone auto-eleggono inconsciamente le proprie regole personali a principi universali. Non è sufficiente fermarsi al livello della condivisione dei valori, infatti ogni persona dà il suo significato relativo a concetti come ‘servire il cliente’, ‘essere etici’, ‘collaborare’. Prima di pensare che i nostri collaboratori siano poco disponibili, dovremmo verificare se in realtà non lo siano … a modo loro magari. Forse, allora, in questo caso ci sarà bisogno di ridefinire le norme di comportamento, i punti basilari dell’agire in squadra.. · 
    • Valorizzare le diversità: ogni persona, deve poter sviluppare la consapevolezza della diversità come risorsa e non come limite. Facendo accettare e valorizzando le diversità si fa avvertire alla squadra come e quanto sia necessario e indispensabile il contributo di ciascuno in termini di competenze e qualità. Dando la giusta evidenza e riconoscimento al contributo che ognuno porta al gruppo, il leader fa il primo passo per creare una squadra.

La magia che crea SQUADRA e la SQUADRA che crea magia

Affinché un gruppo di persone diventi una SQUADRA vera non basta che siano rispettare queste prescrizioni. Ci vuole qualcosa di più. Un team di persone ha bisogno di saper vivere emozioni, di “stare bene insieme”, di sentire che integrandosi a vicenda si può andare “oltre”. E quell’oltre è nella squadra, la SQUADRA che nasce quando si è lavorato attentamente sulla cultura aziendale, sulla capacità di comunicare e di vivere i valori che caratterizzano la banca, sulla capacità di coinvolgere, di motivare, di cooperare

Una soluzione… la condivisione

Una soluzione che alcune aziende mettono in atto per creare squadra è di coinvolgere tutti membri del gruppo in un percorso esperenziale che faccia incontrare le persone nella loro dimensione umana. La formazione per lo sviluppo dell’Intelligenza Emotiva viene spesso utilizzata per creare risonanza e per dare origine ad un nuovo modo di comportarsi all’interno dell’azienda. Cosa si può fare ancora concretamente? Un’idea semplice è quella di aumentare le occasioni di condivisione: è stato riscontrato che la frequenza dei contatti interpersonali è correlata con la percezione di appartenenza. E’ chiaro che quando parliamo di condivisione, non ci riferiamo alle informazioni ‘da corridoio’ più delle volte creano malintesi e malumori. Ma a riunioni organizzate ad hoc, funzionali a favorire una conoscenza condivisa e momenti di confronto dinamici, piacevoli e veloci su diverse questioni.

Questi sono solo alcuni spunti sulle possibili modalità con cui promuovere una squadra. Non vi è dubbio che ogni leader possa trovare le risorse necessarie per lavorare in questo senso se ci crede veramente.

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